“Io, devo ammettere, continuo a pensare che se uno parla di
ceti e non di classi, di confronto e non di lotta, di capitalismo selvaggio e
non del capitale puro e semplice che per sua natura tende sempre,
spietatamente, al massimo profitto, sta ingannando gli altri e forse anche se
stesso. Che i pochi arraffino tutto e i molti tirino avanti con le briciole,
non è una distorsione di sistema e nemmeno un effetto della crisi. La crisi
rende solo evidente che la vita di merda dei più può diventare ancora più di
merda”.
Domenico Starnone
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