Convivio
teatrale quello di sabato scorso a “La Fabbrica dell’Esperienza” di Milano dove
una lettura-interpretazione magistrale del duo Irina Casali e Paolo Vachino,
dal “carteggio amoroso” di Anton Cechov a sua moglie O’lga Knipper ha allietato
la cena po(i)etica in programma. Una esperienza del tutto nuova: una cena
luculliana inframezzata dalla lettura appena citata e con un finale pirotecnico
fatto di poesie amorose declamate dai presenti.
Come
sempre la frequentazione de “La Fabbrica dell’Esperienza” è una avventura che
lascia il segno, un godimento dello spazio artistico inteso in senso lato, in
cui tutte le forme artistiche (teatro, letteratura, poesia, arte, musica) si
coagulano in un unicum senza fine. E in uno spazio simile in compagnia delle
parole e del calore umano dei frequentanti non si può certo rimanere delusi.
Un
plauso a chi fra immani sforzi riesce in questo nostro Paese fatto di vacuità,
piattezza, scempiaggine, a mantenere vivo l’interesse per la cultura e ad
alimentare relazioni interpersonali ormai svanite nella solitudine egoistica
degli “italioti pecoroni”.
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