Vivendo
a Rimini e frequentando la Riviera Romagnola più per obbligo (lavorativo) che
per diletto o scelta personale, una breve riflessione è obbligatoria dopo la
pubblicazione dell’ultimo libro del professor Scaraffia “Il romanzo della Costa
Azzurra” in cui si narra di “un lungo boulevard che comincia a Cannes e finisce
a Mentone, un boulevard di sessanta chilometri…” simbolo perenne della
modernità, sempre in grado di rinnovarsi, di lanciare mode e accogliere
intemperanze. Dalla lettura del testo si apprende delle vicissitudini che i
frequentatori/residenti, perlopiù nomi di prestigio delle varie arti, hanno
vissuto e che hanno fatto diventare “mito” questa parte di costa.
Mi
chiedo quindi, Rimini e i riminesi con la loro superbia e la loro spicciola
grandeur da mercatino rionale da terzo mondo, cosa hanno saputo fare in questi
cinquant’anni per far diventare grande la loro riviera?
Attendo
risposte.
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