sabato 21 dicembre 2013

Redistribuzione del reddito II

A proposito di “redistribuzione del reddito”, una piccola nota pubblicata su questo blog in data 18 dicembre, mi sembra giusto e opportuno riportare un piccolo passo di quanto letto in data 20 dicembre sul Corriere della Sera. A parlare è Giuseppe De Rita in riferimento ad un saggio da poco nelle librerie a firma Aldo Bonomi e dal titolo “Il capitalismo in-finito”. Ovviamente trascrivo il “passaggio” in cui De Rita riporta la “nuova” classificazione del lavoro avvenuta nel nostro Pese negli anni sessanta.


“All’inizio, negli anni 60 tutto sembrava chiaro e solidamente proiettato in avanti: stava contraendosi fortemente la componente agricola, che ancora al censimento del ’51 contava sul 54% della popolazione; aumentava e si compattava come “classe operaia” la componente “fordista” dei lavoratori dipendenti dell’industria; cresceva con passo inarrestabile la componente impiegatizia, specialmente concentrata nel lavoro pubblico e nelle attività bancarie e assicurative. Sembrava un mondo destinato a durare per decenni, anche perché esso trovava la sua corrispondenza nelle articolazioni delle forze politiche, attraverso il tipico fenomeno del collateralismo categoriale (del mondo agricolo, della classe operaia, del ceto medio impiegatizio)”. 

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