lunedì 9 dicembre 2013

Ipse Dixit - Antonio Tabucchi


“Mi faceva discorsi strani. Mi diceva: i grandi si trovano sempre un amante, papà, chissà, si è trovato magari un’amante a Parigi, la mamma invece si è trovata un amante ideale, ma non avrebbe mai il coraggio di farci all’amore, perché lui è un prete che pensa solo ai farisei, secondo me quel prete è un perfetto cretino. E io le dicevo: Isabel, una ragazzina come te non deve fare questi discorsi. E lei mi rispondeva: Bi, tu sei vissuta sempre con noi e sono sicura che non hai mai conosciuto un uomo, non hai mai avuto un amante, ma io, quando verrà il momento, mi troverò un amante, mi sceglierò un uomo presuntuoso, come li conosce la mamma, lo farò innamorare pazzamente di me e lo farò morire di dispiacere. E io le dicevo: non mi devi dire queste cose, tu sei una ragazzina, queste cose sono da grandi, tu sei la mia piccina, non pensare a queste cose, Isabel. E lei insisteva: non è vero, sono quasi grande, mi troverò un amante e lo farò morire di dispiacere. Ecco, questa era la mia Isabel”.


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