“... ciascun governo
istituisce leggi (nomoi) per il proprio utile; la democrazia fa leggi
democratiche, la tirannide tiranniche e allo stesso modo gli altri governi. E
una volta che hanno fatto le leggi, eccoli proclamare che il giusto per i
governati si identifica con ciò che è invece il loro proprio utile, e chi se ne
allontana lo puniscono come trasgressore sia della legge sia della giustizia.
In ciò consiste, mio ottimo amico, quello che dico giusto, identico in tutte
quante le poleis, l'utile del potere costituito. Ma, se non erro, questo
potere detiene la forza. Così ne viene, per chi sappia ben ragionare, che in
ogni caso il giusto è sempre identico all'utile del più forte.
...la giustizia (dikaiosyne)
e il giusto (dikaion) sono in realtà un bene altrui (allotrion
agathon), un utile di chi è più forte e governa, ma un danno proprio di chi
ubbidisce e serve; e l'ingiustizia è l'opposto e comanda a quegli autentici
ingenui che sono i giusti; e i sudditi fanno l'utile di chi è più forte e lo
rendono felice servendolo, mentre non riescono assolutamente a rendere felici
se stessi”.
Platone
“La Repubblica”
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