Il silenzio che venne dopo
è quello degli eterni cieli
notturni e in moto perpetuo.
Un cielo dentro l’altro
contro l’altro
con due stelle che lassù
- forse col rumore di un soffio –
si scontrano e si spengono
l’una contro l’altra
una dentro l’altra.
E quanti bagliori
lontani da tutti gli occhi
momento dopo momento
da sempre
per sempre
accendono quei cieli bui
di ultimi lampi
di respiri luminosi
di attimi che tutti insieme sommati
fanno finalmente
il nulla.
Vincenzo Cerami (1989)
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