“Mio
padre era di una generazione diversa, dove la severità e il sacrificio erano
destini più che scelte. Dove lo scrivere, il recitare, il realizzarsi in una
qualsiasi forma di arte non dico fosse disdicevole, perché era un uomo
illuminato, ma non era così importante. Ma soprattutto una generazione dove il
darsi e il raccontarsi, che sono poi la stessa cosa, non erano cose opportune.
Non si faceva”.
Roberto
Cotroneo
Nessun commento:
Posta un commento