sabato 8 marzo 2014

8 Marzo per la mia donna (Un racconto)

Le occasioni della vita si sa sono infinite come infinito è il tempo che abbiamo a disposizione per innamorarci. Ma ci si può innamorare ancora quando l’età ha raggiunto ormai gli anni della consapevolezza e il vissuto ha lasciato segni indelebili che difficilmente potranno permetterti di liberare il cuore da zavorre sedimentate? La letteratura ci insegna che è sempre tempo di innamorarsi nonostante tutto e tutti, e lì, i libri che hai letto sono la testimonianza tangibile che nella vita tutto è possibile; l’età è solo un dato anagrafico e le esperienze quel bagaglio necessario per evitare gli errori di sempre. Già ma questa è letteratura, parole scritte su carta per dar sollievo e speranza ma la realtà ti ripeti è altro, lontana anni luce dagli accadimenti raccontati nei libri e allora non ti resta altro che innamorarti delle storie che leggi, surrogato di quello che poteva essere e non è stato. E poi… poi ti svegli una mattina nella consuetudine di gesti ripetitivi e stantii, pesante nei movimenti di una vita che scorre via dritta e senza scosse e trovi sul display del tuo smartphone l’invito di una sconosciuta a prendere un caffè insieme. Sei ormai consumato a questo tipo di incontri che lasciano scie di conoscenze insignificanti e senza senso ma pur sempre redditizie per ciò che riguarda i sussulti dell’anima e ti dici che vale la pena trascorrere qualche attimo di intensa e reciproca trasmissione di impulsi vitali per non scadere ulteriormente nel nulla assoluto.

Sei lì in terra straniera senza sapere cosa ti aspetta e ancor più interrogativo su chi possa essere questa presenza femminile che a passo lento procede verso te e ad un incontro che ti cambierà per sempre. E’ il primo sguardo, quell’incrociarsi di emozioni provocate dalla vista a rendere tutto più convulso e senti un formicolio dalla parte del cuore che da tempo avevi dimenticato. Qualcosa dentro te si sta sciogliendo, lo avverti dal tremore delle tue mani che ti guardi bene dal celare nelle tasche del cappotto e che ora impercettibilmente sudano. Poi sopraggiungono le parole e scoperchiano con forza estrema, distruggendo quella lastra di piombo che sopprimeva la tua percezione a provare ancora affetto e fors’anche passione per una donna. Ascolti con attenzione i suoi racconti, il suo passato tanto diverso dal tuo che diventa affine alla tua storia giacché gli estremi sempre si congiungono e quando le sue lacrime si trasformano in perle di dolcezza capisci di trovarti di fronte ad un’anima meravigliosa e che la meraviglia va coltivata sino in fondo. Vorresti che il tempo si fermasse, che non proseguisse oltre per trasformarsi nell’ennesimo inganno ma a questo non c’è soluzione e quelli che dovevano essere minuti si trasformano in ore e poi il buio della separazione.

Senti che qualcosa è cambiato, sei più leggero dentro adesso; il ritorno a casa serve a darti consapevolezza che non è stato il solito incontro riempitivo di solitudini depresse e non vedi l’ora di poter ancora relazionarti con un tipo di donna che credevi sparita dal contesto umano di questa nostra società. Col passare delle ore, dei giorni, sei sempre più nervoso; ti manca quella presenza che in pochi attimi ti ha stravolto il cuore. L’unico appiglio è lo schermo luminescente del tuo telefonino cha a intermittenze irregolari lampeggia di nuovi messaggi. Si sedimenta, così ancor più, quel sentimento cha hai paura a definire perché temi sempre l’inganno esistenziale e che fai fatica ad esprimere anche quando gli incontri si moltiplicano. Sai bene però che qualcosa di immenso ti sta legando definitivamente a questa donna, conscio che le parole verranno e non basteranno ad esprimere i singulti del cuore diventato aritmico, finché le lingue non si intorceranno legandosi senza fine. Capirai allora che c’è tempo, c’è sempre tempo per innamorarsi e che non conta l’età e le esperienze pregresse per cogliere il grande amore; quello che da tempo, per una vita hai pazientemente aspettato e che adesso sei pronto a coltivare fino alla fine.

Manuela, meglio Manu come hai preso l’abitudine a chiamarla, è la donna che ti ha riportato in vita, è quell’essere umano di cui oggi non puoi fare a meno; è semplicemente l’amore che hai sempre cercato, idealizzato e presentatosi all’appuntamento non fuori tempo massimo come può sembrare ma al momento giusto, come spesso ripetiamo, per non farci cadere l’ennesima volta nell’errore di non saper riconoscere il vero grande amore.  

     


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