sabato 16 novembre 2013

Last Night



E dopo questa ultima notte? L’interrogativo spontaneo che nasce appena “Last Night” della americana di origine iraniana Massy Tadjedin termina, è proprio questo: e allora? Certo il film ha una sua valenza resa però incerta dalla conclusione dove tutto è lasciato al giudizio e all’interpretazione dello spettatore.
Si racconta di una coppia agiata newyorchese (interpretata in modo perfetto da Keira Knightley e Sam Worthington) che cade in  crisi nel momento in cui quasi inavvertitamente la moglie osserva il marito in una intesa perfetta con una sua collega di lavoro. Caso vuole che i due per necessità lavorative sono obbligati a dividersi per un giorno intero (il marito deve recarsi a Philadelphia per incontrare un cliente) e in queste ventiquattro ore la regista sviluppa tutte le variazioni del mal d’amore. Michael (Sam Worthington) viaggia con la sua collega Laura (una affascinante Eva Mendes) con cui fantastica una relazione extra coniugale, Joanna (Keira Knightley) è sorpresa la stessa mattina in cui suo marito è in viaggio da Alex (Guillame Canet) sua vecchia fiamma mai dimenticata.
Partono così due storie parallele che più che letterarie sembrano prese da situazioni di vita vera dove vengono analizzate situazioni al limite in cui i sentimenti si raddoppiano e si declinano per generi: una passione di ritorno per la coppia Knightley-Canet e una folgorante di passione e sesso per Worthington-Mendes. A Philadelphia la passione esplode e diventa carnale producendo un collasso di identità da parte di Michael, a New York la situazione è molto più sofisticata con i due amanti che non ce la fanno a girare pagina e concedersi una notte di follia.

Al termine del viaggio nella notte tutto parrebbe tornare alla normalità ma questo come si diceva all’inizio è lasciato all’immaginazione e al giudizio dello spettatore, la regista lascia tutto nel limbo delle infinite possibilità che i segni della notte hanno lasciato.  





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